Gli utenti, in giro per il mondo, saranno anche entusiasti per l'avvento del "melafonino" – anche se coloro che l'hanno acquistato lo scorso week end sono, dicono gli analisti di Piper Jaffray, 425mila e non un milione - ma tanto nei blog della Rete quanto nel passa parola fra chi l'iPhone ha già iniziato a utilizzarlo non mancano di emergere alcune lacune.
Alcune sono note (impossibilità di copiare nel telefono testi o numeri da un documento, per esempio un'e-mail, oppure di registrare video e tenere una videoconferenza a doppio senso), altre meno e la lista di queste ultime comincia a farsi lunghetta. Quelle che seguono le hanno evidenziate gli utenti statunitensi (ne hanno dato informazione le agenzie di stampa) e qualche appassionato tecnologo nostrano. Se si sta video giocando dal nuovo super cellulare di Apple e si riceve una telefonata il gioco si interrompe e tocca ricominciare da capo. Quando l'apparecchio è collegato alla rete Wi-fi, si possono solo comprare e scaricare canzoni da iTunes e non da altri servizi musicali (come succede con altri terminali).
Il ricevitore Gps integrato lascia qualche dubbio sulla sua efficacia finchè non saranno resi disponibili i primi software di navigazione compatibili con il telefono. Inviare un Sms in determinate situazioni (magari in sosta al semaforo), infine, non è proprio un'operazione immediata e veloce, così come non sembra molto pratico scrivere messaggi di posta elettronica utilizzando il touchscreen virtuale dell'iPhone.
Ma il non plus ultra dei difetti, o meglio dei disservizi, legati all'adozione dello smartohone della casa della Mela viene denunciato da un utente un po' speciale, il Prof. Francesco Sacco, docente presso l'Università dell'Insubria e in Sda Bocconi, nonché apprezzato esperto di tecnologie. Il soggetto in questione, nelle vesti di consumatore che l'iPhone se l'è comprato, sborsando 569 euro, facendo la fila in un negozio Vodafone di Milano ha avuto una brutta sorpresa e l'ha denunciata. Con una lettera allo stesso operatore e a un sito specializzato, morse.it, che l'ha pubblicata integralmente. Il disservizio oggetto di pubblica accusa è presto riassunto.
L'utente, disponendo di un abbonamento (Facile Extra Large) già inclusivo del servizio Promo Mobile Internet per la navigazione Web senza limiti su cellulare oltre le soglie del piano Web Umts a volume (500 MByte di traffico al mese), non ha sottoscritto un nuovo contratto con Vodafone. Una volta inserita la Sim e sincronizzati i dati, il telefono risultava perfettamente funzionante ma non navigava su Internet né dava accesso alla posta elettronica. Il messaggio visualizzato sullo schermo era il seguente: "impossibile attivare il network dati cellulare. Errore di autenticazione Pdp". Contattato il servizio clienti dell'operatore, Sacco apprende che per navigare è necessario comprare il Vodafone Pack per iPhone al costo di 10,00 euro al mese con un tetto di 600 MB al mese. Un servizio a pagamento aggiuntivo per navigare in Internet in poche parole, di cui però non esiste (questo sostiene l'utente) un'informativa specifica.
Fatte le devite verifiche, anche presso il punto vendita, la conclusione a cui arriva il docente, è la seguente: con una carta Sim di Vodafone l'iPhone non viene abilitato a navigare se non con la sottoscrizione del Pack di cui sopra mentre con una carta Tim (legata a un piano tariffario dati, come Tutto Compreso Unlimited) il servizio di traffico Web funziona senza la necessità di pagare costi aggiuntivi. Il Prof. Sacco, nel mettere dietro la lavagna Vodafone e minacciando azioni legali, lancia quindi uno spunto di riflessione interessante: con l'avvento del melafonino è forse nata una nuova dimensione della navigazione Internet, il traffico dati sull'iPhone si aggiunge cioè a quello su cellulare e a quello su computer?
